Cambia lo scenario per chi ha un mutuo a tasso variabile o sta valutando di richiederne uno.
La Banca Centrale Europea, ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base, proseguendo il trend iniziato a giugno. Questa mossa offre una boccata d’ossigeno a molti mutuatari e a chi sta per acquistare casa.
Riduzione dei tassi: cosa cambia quindi per le rate del mutuo?
Il taglio del costo del denaro è sicuramente una buona notizia per il mercato, poiché rende l’acquisto di una casa più accessibile, soprattutto per famiglie e giovani coppie.
Con il calo dei tassi, le rate del mutuo potrebbero diminuire, rendendo l’acquisto di un immobile più conveniente rispetto all'affitto. In termini concreti, gli analisti stimano che il taglio di 25 punti base, insieme al calo dell’Euribor, potrebbe ridurre la rata mensile di un mutuo variabile medio in Italia di circa 20 euro. Inoltre, già da questo mese, chi ha recentemente sottoscritto un mutuo variabile potrebbe vedere un abbassamento della rata di circa 12 euro. Anche se queste cifre non sembrano rivoluzionarie, nel lungo periodo rappresentano un incentivo concreto per valutare l'acquisto di una casa.
Attualmente, l’esigenza di adeguare le nuove abitazioni agli standard energetici imposti dal regolamento europeo, che privilegia edifici di classe A e net zero building, richiede investimenti più consistenti per chi desidera acquistare una casa di nuova costruzione con un’elevata efficienza energetica.
Proprio per questo motivo, la revisione dei tassi d’interesse da parte della BCE è fondamentale in questo momento, dimostrando la capacità di adattarsi alle nuove esigenze. I livelli elevati dei tassi raggiunti lo scorso anno rischiavano di bloccare il mercato immobiliare e tutte le attività connesse, dall'edilizia alla compravendita, compromettendo soprattutto le possibilità per le nuove generazioni.
Quanto costa quindi un mutuo da 200 mila euro dopo il taglio BCE?
Secondo le simulazioni di idealista/mutui, la rata di un mutuo trentennale da 200 mila euro a tasso variabile, con uno spread dello 0,75%, è scesa dai 1.026 euro di gennaio 2024 ai 985 euro attuali, permettendo un risparmio mensile di 41 euro, pari a 492 euro all'anno. Anche i mutui a tasso fisso registrano una riduzione: la rata mensile di un mutuo della stessa durata con spread dello 0,5% è calata da 843 euro all'inizio dell'anno a 819 euro oggi, generando un risparmio di 24 euro al mese e 288 euro annui.
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